Gli apparecchi acustici rappresentano al giorno d’oggi il trattamento più efficace per la perdita uditiva. Non esistono infatti farmaci o interventi che possano aiutare a gestire altrettanto bene un lieve calo dell’udito o una sordità profonda. Tuttavia, il prezzo degli apparecchi acustici viene ritenuto eccessivo da molte persone, che scelgono così di non indossarli o di rimandare la spesa fino a quando non diventa troppo tardi per vederne effettivamente i benefici. Secondo il Censis infatti, solo il 29,5% degli italiani con la prescrizione di dover indossare gli apparecchi acustici li indossa: molto meno della metà. Le motivazioni di questo rifiuto sono in genere due:
- problema estetico
- problema economico
Il prezzo degli apparecchi acustici si aggira in media tra i 1.000€ e i 3.000€ per apparecchio. Oggettivamente è molto alto, soprattutto per una persona anziana che vive soltanto con la pensione. Tuttavia, non è detto che gli apparecchi acustici più costosi siano necessariamente i migliori o quelli più adatti ad una determinata persona. Il costo elevato spesso è legato al design più accattivante, all’utilizzo di tecnologie più all’avanguardia, alla presenza di funzionalità che, magari, ad una persona che vive da sola e non viaggia possono servire molto poco. Ecco perché chi vive una vita tranquilla e non è alla ricerca di un prodotto ultratecnologico può tornare a sentire bene anche con un apparecchio acustico di fascia base. Il costo quindi non dipende (solo) dalla qualità del prodotto, ma anche da altri fattori.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che il Servizio Sanitario Nazionale copre in tutto o in parte le spese per gli apparecchi acustici nel caso in cui la persona ne abbia diritto. Potete trovare tutte le informazioni utili in questo articolo.
Cosa è compreso nel prezzo degli apparecchi acustici
Un’altra considerazione da fare sul costo degli apparecchi acustici riguarda cosa è effettivamente compreso nella spesa. Molti pensano infatti di pagare soltanto il prodotto, ma non è così. Gli apparecchi acustici sono dispositivi medici e nella spesa sono compresi anche una serie di servizi erogati dal centro acustico e soprattutto la consulenza professionale di un audioprotesista.
Gli audioprotesisti seguono il paziente durante tutto il percorso di utilizzo degli apparecchi acustici, dalla fase di consulenza, a quella di acquisto, fino anche all’assistenza post-vendita. All’interno del centro acustico vengono svolti una serie di esami per individuare il grado di perdita uditiva e l’apparecchi acustico più adatto per trattarla, tutti a titolo gratuito. Inoltre, dopo l’acquisto, sia il centro che l’audioprotesista di riferimento restano a disposizione per modifiche alle impostazioni dell’apparecchio acustico, revisioni, manutenzioni, cambio pile, riparazioni, ulteriori controlli dell’udito per verificare il progresso… Tutti questi servizi sono sempre compresi all’interno del costo degli apparecchi acustici.
Se i dati del Censis hanno confermato che sono ancora poche le persone che utilizzano gli apparecchi acustici, dall’altro hanno dimostrato che l’81% di coloro che li utilizzano si ritiene molto soddisfatto dei risultati ottenuti. Questi dati collocano l’Italia al secondo posto nella graduatoria europea sull’indice di gradimento degli apparecchi acustici. I benefici, dunque, si vedono, e non riguardano solo l’udito.
Nel costo rientrano anche le spese mediche evitate
Un recente studio dell’Università del Michigan ha dimostrato infatti che il trattamento con gli apparecchi acustici ritarda la demenza senile, la depressione e altri deficit cognitivi legati alla perdita dell’udito e all’avanzare dell’età.
La ricercatrice Elham Mahmoudi (PhD) e il suo team hanno esaminato le assicurazioni mediche di 114.862 soggetti americani (uomini e donne) sopra i 66 anni a cui era stato prescritto di portare gli apparecchi acustici per far fronte ad una perdita uditiva. Di questi soggetti, solo l’11% delle donne e il 13% degli uomini ha effettivamente indossato gli apparecchi acustici. Il restante 76% ha scelto di non seguire la prescrizione.
Dopo tre anni dall’inizio dello studio, il gruppo di ricerca ha riscontrato, tra coloro che hanno utilizzato gli apparecchi acustici:
- 18% diagnosi di demenza senile
- 11% diagnosi di depressione
- 13% cadute rovinose
Da cosa derivano questi risultati? Il calo dell’udito, soprattutto quando si presenta in età avanzata, può compromettere le facoltà mentali. La mente infatti, se si abitua a non sentire più i suoni, inizia un lento declino che può portare a gravi deficit cognitivi. Con gli apparecchi acustici invece la mente resta attiva e in forma, poiché continua ad essere stimolata dai suoni e dalle conversazioni.
E per quanto riguarda le cadute rovinose? Il senso dell’equilibrio ha sede nell’orecchio e di conseguenza, quando si verifica una perdita uditiva, viene compromessa anche la capacità di percepire lo spazio e i movimenti del corpo. Ecco perché le persone anziane con problemi uditivi sono più soggette a cadute accidentali. E, in età avanzata, anche una caduta lieve può portare a mesi di degenza in ospedale o a letto.
In base a questi dati quindi, il prezzo degli apparecchi acustici non sembrerà più così eccessivo. Rappresenta un investimento non solo sul benessere dell’udito, ma su quello dell’intera persona.
Se cerchi gli apparecchi acustici più adeguati alla tua perdita uditiva ed alle tue esigenze economiche, Specialisti dell’Udito può aiutarti.
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17 commenti
I vantaggi descritti sono solo in parte reali e, in ogni caso, i prezzi sono ingiustificatamente elevatissimi, per cui ritengo molto positiva la concorrenza oggi esercitata dai cosiddetti ‘semplici amplificatori’ e mi auguro veramente che quei marchi che fino ad oggi hanno tanto sfruttato la mancanza di concorrenza, obbligando magari poveri pensionati a spese insopportabili, scompaiano dal mercato al più presto.
Sono molto costosi, abito a Roma sono 8 mesi che ho problemi di sistemazione, a volte preferisco non indossare gli apparecchi, il prezzo dei miei e di ben 4000.00€, non è poco anzi, ogni volta che mi presentò al centro trovo un dottore diverso, sono deluso.